L'estate macinavano polvere nel campetto di ghiaia. Appuntamento alle sette del mattino per la prima partita, e avanti fino a sera.
Stava per cominciare la terza media, ma è solo un dettaglio. Era il calendario delle partite a scandire le tappe di un'avventura. Sprofondavano nella Bassa, sotto un cielo esagerato, circondati da milioni di peschi. Si inerpicavano tra i monti, su campetti gelati, in fondo a tornanti interminabili. Per scardinare squadre di geometri ben pettinati, che li disorientavano con finte, passaggi di prima e triangoli di perfezione assoluta. Per sopravvivere agli attacchi di Elliot il Drago, che aveva le cosce di Rummenigge, e quando cambiava passo staccava le zolle di terra dal campo. Scortati dalla Regina dello Sterrato, il furgoncino di George Balducci, e una testa di cinghiale imbalsamata. Un tunnel che porta dritto a Borgo Ghibellino, una filiale dell'inferno. In una finale epica, dove ci si gioca il campionato e molto di più.
Era il calcio che giocavano allora. Bruciava nel loro sguardo, e li faceva uscire dagli spogliatoi con i borsoni in spalla, fieri come i paracadutisti.
MARINA DE CARLI e GIOVANNI BETTO leggono
"UN'ULTIMA STAGIONE DA ESORDIENTI", di Cristiano Cavina
venerdì 1° giugno 2012, ore 21.00
"UN'ULTIMA STAGIONE DA ESORDIENTI", di Cristiano Cavina
venerdì 1° giugno 2012, ore 21.00
Conegliano
BROLO DI SAN FRANCESCO (ingresso da Calle della Madonna della Neve)
INGRESSO LIBERO
BROLO DI SAN FRANCESCO (ingresso da Calle della Madonna della Neve)
INGRESSO LIBERO
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