E' arrivata (finalmente) la giornataccia anche per i pulcini 2003, impegnati
sabato scorso a Solighetto contro i pari età del Nervesa. Posti di fronte a un
impegno davvero difficile, per un avversario davvero in gamba, che è migliorato
tantissimo rispetto alle precedenti sfide (dove noi avevamo ben figurato) e che
non ha sprecato mai una palla (complimenti davvero alla squadra di mister
Andrea), i nostri beniamini non hanno saputo trovare contromisure, nè reagire
alla giornata storta collettiva. Soprattutto i "vecchi marpioni" hanno alzato
bandiera bianca e neanche il mister ha saputo trovare le parole giuste per
raddrizzare la baracca. Gambe che non giravano, palloni bollenti e
sparacchiati, piedi che si sono fatti improvvisamente ruvidi per tutti,
lampadina delle idee spenta, iniziativa e grinta (altre volte dimostrate)
rimaste dentro il borsone ...
Ma queste giornate servono molto di più di certe altre dove le cose arrivano
con facilità. Noi adulti dobbiamo insegnare ai piccoli ad accettare serenamente
gli insuccessi e ad essere tolleranti con se stessi. Dobbiamo altresì trovare
il modo di mantenere un clima dove le aspettative non siano macigni, ma trovare
stimoli positivi che aiutino a far emergere coraggio, iniziativa, creatività,
autonomia. Solo così, rischiando e accettando l'eventuale non riuscita, possono
emergere appieno le abilità individuali. Più facile a dirsi, certo, ma ogni
nostro intervento, ogni nostra parola, va valutata in quest'ottica, con
pazienza. Le giornatacce non saranno mai giornatacce se ci siamo battuti con
coraggio e non andranno sprecate, a patto che non si cerchino scuse, ma voglia
di trovare soluzioni e di ributtarsi nella mischia! Vale per il gioco (perchè
qui si gioca, non dimentichiamolo!), ma poi vale anche per tutto il resto ...